Libri · Salute e Sicurezza
di Nunzio Leone
Il cuore del ragionamento: cogliere la dimensione positiva del lavoro, della sua dignità attraverso il Work Engagement
Suggerisco in tempi procellosi e confusi come quelli che viviamo, la lettura del libro “Work Engagement. La ricerca della felicità nei luoghi di lavoro”, nelle librerie in questi giorni (edizioni FS).
Tra le tante chiacchiere da bar, animati talk show in perenne campagna elettorale, immagini adulterate nei social media, dedicare una porzione del proprio tempo ai luoghi di lavoro e a ricercare in essi la felicità è operazione meritoria e assolutamente preziosa.
Il testo che commentiamo è opera a 4 mani di due esperti medici del lavoro, dirigenti sanitari presso ASL e Inail, che sono Fabrizio Giannandrea e Pietro Ferraro, professionisti di elevato valore, che si sono formati con la storica definizione del Devoto “il malato è il lavoro e deve essere curato per prevenire le malattie dei lavoratori” e vogliono portarci in campo aperto, verificando se ad un lavoratore piace il lavoro ed è felice lavorando.
E la struttura del libro si muove in un solco scientifico: i primi quattro capitoli sono l’ossatura teorica, il quinto è descrittivo di esperienze condotte sul campo, mentre, nella parte finale, vengono posti in evidenza la promozione del benessere aziendale e le modalità di attuazione.
Per chi scrive, formatore in safety, la consapevolezza del ruolo del sistema aziendale di prevenzione, parte dalla valutazione dei rischi. Un’antica tripartizione individuava i rischi per la sicurezza (contro gli infortuni), contro la salute (contro le malattie professionali) e quelli trasversali (i cosiddetti rischi psicosociali). Da qui bisogna prender le mosse. Parlando di Work Engagement. Engage in inglese vuol dire impegno in vari campi o settori, ovvero fidanzamento, aprendo una finestra sentimentale.
Engagement è uno stato mentale positivo, di soddisfazione e come dice Shaufeli (2002) esso è caratterizzato da vigore, dedizione e immersione.
Attraverso questa griglia interpretativa il testo ci conduce per mano su diversi fronti culturali, a cominciare dall’approccio organizzativo (con incursioni nel taylorismo, nel fordismo e nel toyotismo del just in time e poi le HR di Elton Mayo) con le evoluzioni moderne che prevedono scale di apprezzamento delle sensibilità verso il lavoro, per pervenire a quello filosofico (la tradizione edonica ovvero eudamonica).
Ma c’è il Testo Uunico su Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro (il d.lgs.81/08): l’impianto normativo, inclusivo e autorevole, che apprezza il sistema, composto da attori impegnati nel garantire la prestazione di lavoro definendo soggetti e obblighi, determinando un perimetro delle cose da fare e delle premialità di cui beneficiare ma anche, ecco l’indagine giuridica esercitata da medici competenti, arricchisce il contesto con la lotta allo stress, al burnout al mobbing.
Lo SLC (stress lavoro correlato) trova ospitalità nel TUS (è la sindrome dell’adattamento), il burnout (la sindrome dell’esaurimento emotivo) è parte del programma formativo dell’RSPP (responsabile del servizio di prevenzione e protezione), ma la domanda che si pongono gli autori è come impediamo che tanto accada?
Ci aiuta la letteratura, ci soccorre l’esperienza diretta. E qui il testo vola, sulle ali dell’ottimismo. E sì, se non c’è questo carburante la macchina resta ferma in garage.
Non si deve fare leva sul tasto della sofferenza morale sui luoghi di lavoro, né evocare vessazioni o sfruttamento dei lavoratori, ovvero fragilità delle organizzazioni a fronteggiare situazioni di debolezza, ma uno sforzo e un impegno nuovi.
Ecco questo è il cuore del ragionamento. Cogliere la dimensione positiva del lavoro, della sua dignità attraverso il Work Engagement.
E per raggiungere quest’obiettivo, c’è questo nuovo strumento, che invero è antico, che passa per la partecipazione, per sentirsi dentro un modello, far parte di una squadra, avere un senso di appartenenza, insomma il benessere organizzativo. Questa è la sfida, questo è il campo su cui esercitarsi.
Rivolgo un invito alle tante figure impegnate nel processo della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro: arricchite la vostra formazione con l’aria fresca che questo testa vi porta in casa.
L’azienda ne raccoglierà benefici e il vantaggio competitivo della risorsa umana cessa di essere un freddo dato di costo aziendale ma diventa un elemento cruciale che fa la differenza perché engaged.
Nunzio Leone
è avvocato giuslavorista ed esperto in salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Work Engagement
La ricerca della felicità nei luoghi di lavoro
di Fabrizio Giannandrea e Pietro Ferraro
Edizioni FS
Vedi la scheda del volume sul sito dell’editore