Libri · Salute e Sicurezza
di Nunzio Leone
Norme, studi, informazioni sulla tutela della salute dei lavoratori esposti al rischio fisico rappresentato dai campi elettromagnetici
ÈÈ fresco di stampa e attende la sua meritata diffusione un interessante un testo scientifico, un libro dalla evidente connotazione tecnica, tuttavia utile e di agevole ed accessibile lettura, dal titolo Campi elettromagnetici. Il sottotitolo illustra l’ambito della ricerca e cioè la valutazione dei rischi, effetti e sorveglianza sanitaria ai sensi del d.lgs. 159/2016.
Il libro in esame, scritto a più mani, un ingegnere Lucio Confessore, due medici del lavoro, il medico competente Pietro Ferraro e Fabrizio Giannandrea, una giurista, Alessandra Masina e un fisico, Iacopo Purini, prende le mosse dall’approvazione del recente decreto legislativo 159/2016, che ha recepito e trasposto nel nostro Paese la direttiva europea n. 35 del 2013, modificando il capo IV del Titolo VIII (Agenti fisici) del decreto legislativo 81/08 e introducendo sostanziali novità in tema di misure previste per la prevenzione del rischio del campi elettromagnetici (CEM) sui luoghi di lavoro.
Il testo è articolato su diversi punti di osservazione, di studio e di tutela della salute dei lavoratori esposti al rischio fisico rappresentato dai CEM. Il volume fornisce un’analisi compiuta degli strumenti e offre metodi aggiornati di valutazione secondo le norme attualmente vigenti e, allo stesso tempo, affronta gli aspetti più critici che portano alla formulazione del giudizio di idoneità ed alla programmazione della sorveglianza sanitaria degli esposti, tenendo in particolare considerazione i soggetti più sensibili.
Viene riservata particolare attenzione alle attuali evidenze epidemiologiche e tenuto da conto gli aspetti di tutela medico-legale che investono tutti gli attori della prevenzione in azienda e non solo.
A chi è destinato il testo? Esso si rivolge, secondo il principio che riconosce ampia diffusione del rischio CEM nella maggior parte degli ambienti di vita e di lavoro, a tutte le figure coinvolte, nessuna esclusa: responsabili e addetti dei servizi di prevenzione e protezione, lavoratori e rappresentanti dei lavoratori, medici competenti ma anche cittadini, organizzazioni sindacali e legislatori.
La lettura scorre rapida e si passa dall’approccio del fisico che racconta come operano le sorgenti elettromagnetiche e le onde generate alle modalità di valutazione affrontate dall’ingegnere che suggerisce e propone le idonee misure tecniche, procedurali ed organizzative, allo sguardo del medico che verifica gli effetti sanitari dei CEM statici e a frequenze basse sia sugli adulti che per i bambini, per giungere alla sorveglianza sanitaria, parte curata dal dottor Ferraro, che esordisce con la visita medica preassuntiva volta ad esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica e prosegue con la visita medica periodica e si sviluppa attraverso il sopralluogo (strumento essenziale dell’attività professionale).
Nello specifico il giudizio di idoneità nel caso degli esposti ai CEM deve poter ponderare le condizioni di particolare sensibilità, tenendo presente le linee giuda della Società Scientifica di Medicina del Lavoro e di Igiene Industriale (Simlii) che riportano tabelle dalle quali trarre un adeguato protocollo sanitario, protocollo accompagnato da due distinti due questionari: il primo che riporta una serie di domande per valutare eventuali suscettibilità o sintomi associabili ad esposizione a CEM insieme con i dati statistici per studi epidemiologici in merito, dal momento che in questo settore la conoscenza non è estesa; il secondo rappresentato da una raccolta che escluda la presenza di protesi e di devices attivi e passivi.
La parte finale del libro si diffonde nell’analisi dei CEM nella normativa e nella giurisprudenza. Viene approfondito l’itinerario, logico e cronologico, della direttiva n. 35 del 2013, prendendo in considerazione tutti i considerando che ne giustificano la scelta e l’adozione da parte del Parlamento Europeo, fissando i valori per i livelli di azione (LA) o i valori limite di esposizione (VLE) per i campi elettromagnetici.
La direttiva, attraverso il decreto legislativo citato (n.156/16), confluisce nel Testo Unico sulla Sicurezza (decreto legislativo 81/08), novellando e modificando numerosi articoli a partire dal 206, rubricato “Campo di applicazione”. Vengono aggiunte delle definizioni all’art. 207 e dei valori limite sia di esposizione che di azione (art. 208).
Si prosegue con la valutazione dei rischi e con le disposizioni mirate a eliminare o ridurre i rischi (prevenzione) attraverso l’informazione e la formazione dei lavoratori e del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (art.210 bis). Viene, infine, assicurato rilievo alla sorveglianza sanitaria (art. 211).
Vengono poi passate in rassegna alcune sentenze, in tema del cosiddetto elettrosmog (ricordate il caso di Radio Vaticana a Roma), nonché alcuni risarcimenti in sede civile (ai sensi di alcuni articoli del codice civile: il 2043 – quello del neminen laedere – e il 2087, quello elastico e di chiusura del sistema).
Ma ha fatto scalpore la sentenza del Tribunale di Ivrea che, nell’aprile del 2017, ha condannato l’Inail a corrispondere una rendita vitalizia da malattia professionale al dipendente di un’azienda cui è stato diagnosticato un tumore dopo che, per 15 anni, ha fatto uso del suo cellulare per più di tre ore al giorno senza alcuna protezione.
Il libro si completa con delle preziose appendici, che contengono tabelle e questionati e una corposa ed appropriata bibliografia. Buona lettura.
Il libro in esame, scritto a più mani, un ingegnere Lucio Confessore, due medici del lavoro, il medico competente Pietro Ferraro e Fabrizio Giannandrea, una giurista, Alessandra Masina e un fisico, Iacopo Purini, prende le mosse dall’approvazione del recente decreto legislativo 159/2016, che ha recepito e trasposto nel nostro Paese la direttiva europea n. 35 del 2013, modificando il capo IV del Titolo VIII (Agenti fisici) del decreto legislativo 81/08 e introducendo sostanziali novità in tema di misure previste per la prevenzione del rischio del campi elettromagnetici (CEM) sui luoghi di lavoro.
Il testo è articolato su diversi punti di osservazione, di studio e di tutela della salute dei lavoratori esposti al rischio fisico rappresentato dai CEM. Il volume fornisce un’analisi compiuta degli strumenti e offre metodi aggiornati di valutazione secondo le norme attualmente vigenti e, allo stesso tempo, affronta gli aspetti più critici che portano alla formulazione del giudizio di idoneità ed alla programmazione della sorveglianza sanitaria degli esposti, tenendo in particolare considerazione i soggetti più sensibili.
Viene riservata particolare attenzione alle attuali evidenze epidemiologiche e tenuto da conto gli aspetti di tutela medico-legale che investono tutti gli attori della prevenzione in azienda e non solo.
A chi è destinato il testo? Esso si rivolge, secondo il principio che riconosce ampia diffusione del rischio CEM nella maggior parte degli ambienti di vita e di lavoro, a tutte le figure coinvolte, nessuna esclusa: responsabili e addetti dei servizi di prevenzione e protezione, lavoratori e rappresentanti dei lavoratori, medici competenti ma anche cittadini, organizzazioni sindacali e legislatori.
La lettura scorre rapida e si passa dall’approccio del fisico che racconta come operano le sorgenti elettromagnetiche e le onde generate alle modalità di valutazione affrontate dall’ingegnere che suggerisce e propone le idonee misure tecniche, procedurali ed organizzative, allo sguardo del medico che verifica gli effetti sanitari dei CEM statici e a frequenze basse sia sugli adulti che per i bambini, per giungere alla sorveglianza sanitaria, parte curata dal dottor Ferraro, che esordisce con la visita medica preassuntiva volta ad esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica e prosegue con la visita medica periodica e si sviluppa attraverso il sopralluogo (strumento essenziale dell’attività professionale).
Nello specifico il giudizio di idoneità nel caso degli esposti ai CEM deve poter ponderare le condizioni di particolare sensibilità, tenendo presente le linee giuda della Società Scientifica di Medicina del Lavoro e di Igiene Industriale (Simlii) che riportano tabelle dalle quali trarre un adeguato protocollo sanitario, protocollo accompagnato da due distinti due questionari: il primo che riporta una serie di domande per valutare eventuali suscettibilità o sintomi associabili ad esposizione a CEM insieme con i dati statistici per studi epidemiologici in merito, dal momento che in questo settore la conoscenza non è estesa; il secondo rappresentato da una raccolta che escluda la presenza di protesi e di devices attivi e passivi.
La parte finale del libro si diffonde nell’analisi dei CEM nella normativa e nella giurisprudenza. Viene approfondito l’itinerario, logico e cronologico, della direttiva n. 35 del 2013, prendendo in considerazione tutti i considerando che ne giustificano la scelta e l’adozione da parte del Parlamento Europeo, fissando i valori per i livelli di azione (LA) o i valori limite di esposizione (VLE) per i campi elettromagnetici.
La direttiva, attraverso il decreto legislativo citato (n.156/16), confluisce nel Testo Unico sulla Sicurezza (decreto legislativo 81/08), novellando e modificando numerosi articoli a partire dal 206, rubricato “Campo di applicazione”. Vengono aggiunte delle definizioni all’art. 207 e dei valori limite sia di esposizione che di azione (art. 208).
Si prosegue con la valutazione dei rischi e con le disposizioni mirate a eliminare o ridurre i rischi (prevenzione) attraverso l’informazione e la formazione dei lavoratori e del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (art.210 bis). Viene, infine, assicurato rilievo alla sorveglianza sanitaria (art. 211).
Vengono poi passate in rassegna alcune sentenze, in tema del cosiddetto elettrosmog (ricordate il caso di Radio Vaticana a Roma), nonché alcuni risarcimenti in sede civile (ai sensi di alcuni articoli del codice civile: il 2043 – quello del neminen laedere – e il 2087, quello elastico e di chiusura del sistema).
Ma ha fatto scalpore la sentenza del Tribunale di Ivrea che, nell’aprile del 2017, ha condannato l’Inail a corrispondere una rendita vitalizia da malattia professionale al dipendente di un’azienda cui è stato diagnosticato un tumore dopo che, per 15 anni, ha fatto uso del suo cellulare per più di tre ore al giorno senza alcuna protezione.
Il libro si completa con delle preziose appendici, che contengono tabelle e questionati e una corposa ed appropriata bibliografia. Buona lettura.
Nunzio Leone
è avvocato giuslavorista ed esperto in salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Campi elettromagnetici
Valutazione dei rischi, effetti e sorveglianza sanitaria ai sensi del D.Lgs. 159/2016
EPC Editore
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